Contributi di solidarietà

Note generali

Alcune tipologie di contributi non obbligatori o di finaziamenti a fondi di previdenza o assistenza integrativa sollevano l’obbligo da parte del datore di lavoro di versare un contributo di solidarietà (10%) sulle quote a proprio carico.
I contributi di solidarietà devono essereve versati in favore delle gestioni pensionistiche obbligatorie cui i lavoratori sono iscritti.

Si configura quindi una situazione nella quale un’ente previdenziale o assistenziale genera un imponibile di solidarietà secondo le proprie regole di versamento (se verso il fondo Arco ogni tre mesi, verserò ogni tre mesi anche il contributo di solidarietà sulla quota Arco c/Azienda) e un’ente previdenziale obbligatorio (Inps, Enpals, Inpdai, Inpgi, Inpdap) raccoglie il contributo corrispondente.

Il problemi che sorgono sono due:

  1. L’ente che genera la solidarietà e l’ente che la riceve possono non avere le stesse regole di versamento; di conseguenza bisogna accantonare l’imponibile di solidarietà finchè non maturano le condizioni di versamento previste dall’ente che lo genera; in pratica il contributo scatta durante l’elaborazione dei cedolini dei mesi che coincidono con quelli indicati nel campo “Mesi versamento” presente nella tabella dell’Ente contributivo. Se ad esempio un fondo pensione prevede il versamento delle proprie quote il mese successivo alla conclusione del trimestre di competenza, sarà in quel mese (4,7,10,1) che scatterà l’obbligo di versare la solidarietà, e non l’ultimo mese del trimestre).
  2. Gli enti di previdenza obbligatoria possono riceve contributi di solidarietà da diversi enti di previdenza o assistenza integrativa, anche da più di uno contemporaneamente (ad esempio un Ente Bilaterale e un Fondo Pensione)

La soluzione impostata all’interno del software paghe è la seguente:

  1. In ciascun ente devono essere impostati i parametri relativi al versamento (Mesi versamento, Range DA/A per identificare i mesi coinvolti). Se il contributo all’ente deve essere versato ogni mese, così come il contributo di solidarietà, i mesi versamento devono essere indicati tutti, mentre il campo “versa dal mese/al mese” deve essere impostato da 0 a 0.;
  2. Le Voci generali e/o Voci contributive devono alimentare l’imponibile di solidarietà mediante appositi totalizzatori che vanno indicati nella posizione n.2 (denominata “Solidarietà“); questi i totalizzatori utilizzabili:
    1. 191 = Impon. Solid. ex art. 9bis L.166/91
    2. 192 = Impon. Solid. Fondi Prev.Compl.
    3. 190 = Impon. Solid. su Decontribuzione
    4. 185 = Diff. Impon. Solid. su Decon.
    5. 186 = Rec. Impon. Solid. su Decon.
    6. 187 = Diff. Impon. Solid. su Decon. AP
    7. 188 = Rec. Impon. Solid. su Decon. AP
  3. Il calcolo del cedolino opera una totalizzazione speciale dell’imponibile di solidarietà, recuperando dall’apposito archivio gli imponibili relativi ai mesi precedenti che non sono stati ancora assoggettati (il recupero dei dati viene effettuato seguendo le regole di versamento indicate nell’ente che genera la solidarietà); inoltre, la totalizzazione distingue automaticamente:
    1. il tipo di solidarietà (L.166/91, Previdenza Complementare, Decontribuzione, ecc.)
    2. la tipologia di soggetto coinvolto (i dirigente ex Inpdai vengono gestiti separatamente dal resto dei soggetti se nell’inquadramento dipendente il campo “Tipo di dipendente” è impostao al valore 13)
    3. l’ente che genera l’imponibile di solidarietà e l’ente che lo riceve
  4. Le voci contributive che devono valorizzare il contributo di solidarietà devono indicare nel campo imponibile una delle seguenti variabili, che identificano la speciale totalizzazione “multiente” e “multisoggetto” effettuata sull’imponibile di solidarietà:
    1. T.ImpSolidar” = Imponibile L.166/91
    2. T.ImpSolidFp” = Imponibile per contributi versati alla previdenza complementare
    3. T.ImpSolidDec” = Imponibile per somme soggette alla decontribuzione
    4. T.ImpSolidDebDec” = Conguaglio decontribuzione: differenza da assoggettare a ctr. di solidarietà
    5. T.ImpSolidCreDec” = Conguaglio decontribuzione: rec. eccedenza assoggettata a ctr. di solidarietà
    6. T.ImpSolidDebApDec” = Conguaglio decontribuzione anno prec.: differenza da assoggettare a ctr. di solidarietà
    7. T.ImpSolidCreApDec” = Conguaglio decontribuzione anno prec.: rec. eccedenza assoggettata a ctr. di solidarietà
  5. Il calcolo del cedolino registra nell’archivio storico “Dati Ctr. Solidarietà” gli imponibili accantonati mese per mese con riferimento all’ente che li ha generati (EBAV, Fondo Arco, ecc.), a quello che riceverà il contributo e distinguendoli secondo la tipologia di solidarietà (L.166/91, Previdenza Complementare, Decontribuzione, ecc.).

Casi particolari

Quote EBAV (Ente Bilaterale Artigianato Veneto)

Un caso particolare è costituito dalle quote EBAV, per le quali l’imponibilità ai fini del contributo di solidarietà è subordinata ai servizi offerti dall’ente a fronte della contribuzione versata. In pratica si tratta di una quota fissa indipendente dalle quote contributive a carico dell’azienda, diversamente da quanto avviene per le altre contribuzioni integrative.
In questo caso la gestione non si appoggia ai totalizzatori esplicitati nei contributi ordinari trattenuti ma utilizza apposite voci contributive (B904 e B905) che esprimono la quota parte di quei contributi che diventa imponibile di solidarietà.

Come forzare il versamento mensile del contributo di solidarietà

É possibile forzare il versamento del contributo di solidarietà ogni mese, senza dipendente dai mesi di versamento configurati nell’ente che genera l’imponibile.
Per attivare questa configurazione basta impostare la proprietà libera “AP_VersaSolidOgniMese” nella tabella “Archivi” – “Azienda” – “Proprietà libere della filiale”, oppure in “Archivi” – “Altri soggetti” – “Proprietà libere dell’Ufficio” (in questo caso varrà per tutte le aziende) impostando il valore “1“.

Come anticipare il versamento del contributo di solidarietà di un mese

É possibile anticipare il versamento del contributo di solidarietà di un mese rispetto alle scadenze configurate nell’ente che genera l’imponibile. In pratica, anzichè trattenere il contributo il mese in cui viene versata la contribuzione che lo genera, questa opzione fa sì che il contributo sia trattenuto nel mese che precede il versamento.
Per attivare questa configurazione basta impostare la proprietà libera “AP_VersaSolidAntic” nella tabella “Archivi” – “Azienda” – “Proprietà libere della filiale”, oppure in “Archivi” – “Altri soggetti” – “Proprietà libere dell’Ufficio” (in questo caso varrà per tutte le aziende) impostando il valore “1“.

 

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