Premessa
Il modo più semplice per creare un nuovo ente è il seguente:
- Duplicare un ente della stessa tipologia, attribuendogli un codice compreso tra 3000 e 3999 e modificare il campo “Prefisso ente” indicando un codice testuale di max 8 caratteri (non usare spazi ma solo numeri o lettere);
- Duplicare le configurazioni di quell’ente personalizzando il codice dell’ente e il prefisso dell’ente che le contraddistingue. Le configurazioni base necessarie al funzionamento di un ente sono:
- L’inquadramento aziendale
- L’inquadramento contributivo
- Le voci contributive preposte al calcolo dei contributi
- Le aliquote contributive associate ad ogni combinazione di inquadramento contributivo e voce contributiva
Di seguito esponiamo in dettaglio il flusso delle operazioni necessarie per la creazione e la configurazione di un nuovo ente da zero. Qualora si optasse per il metodo della duplicazione di configurazioni esistenti, il flusso procedurale rimane lo stesso con l’avvertenza di modificare nell’archivio duplicato il codice dell’ente e il prefisso dell’ente che viene utilizzato per identificare anche gli inquadramenti.
Creazione dell’ente
Entrare in “Tabelle” – “Generali” – “Enti”, individuare un codice libero maggiore di 3000 e minore di 3999 e creare il nuovo ente. I campi da valorizzare obbligatoriamente sono:
- Prefisso ente: si tratta di un valore testuale di massimo 8 caratteri tra lettere e numeri; non inserire spazi o caratteri speciali come il punto, la virgola, il punto e virgola, ecc. Il Prefisso ente verrà utilizzato per identificare l’ente negli inquadramenti dell’azienda e del dipendente. Esempio: EBIART. Nel proseguo del documento identificheremo questo prefisso con la dicitura PREF_ENTE.
- Codice fiscale ente: è richiesto nella CU per alcune tipologie di ente (vedi istruzioni dell’Agenzia delle Entrate)
- Tipo ente: individuare nell’elenco proposto la tipologia di ente appropriata. Non utilizzare le tipologie inferiori a 10 perchè sono usate dal sistema.
- Cod. per l’Ente: indicare il codice COVIP nel caso si tratti di un ente di previdenza complementare
- Classe di calcolo: C1
- Mesi di versamento: indicare i mesi in cui si versano i contributi all’ente, separati dal carattere “:”. Esempio di versamento mensile: “:1:2:3:4:5:6:7:8:9:10:11:12:”
- Versa dal mese … al mese: In casi di versamento mensile indicare 0 in entrambi i campi. In caso di periodicità diversa va indicato il periodo di raccolta dei versamenti sui quali calcolare il contributo di solidarietà da versare all’Inps. Copiare la configurazione di un ente con lo stesso comportamento.
Creazione Inquadramento/i azienda
Creare l’inquadramento aziendale da “Tabelle” – “Previdenziali/Assistenziali” – “Inquadramento azienda” utilizzando per codice il “Prefisso ente” indicato nell’ente stesso al momento della creazione. Esempio: EBIART
Creazione Inquadramento/i contributi
Creare l’inquadramento da “Tabelle” – “Previdenziali/Assistenziali” – “Inquadramento contributi” utilizzando per codici la sigla sintetica dell’ente seguita da un PUNTO e da un numero. Il numero va messo sempre anche se c’è un solo inquadramento. Esempio: EBIART.1
La casse edili e gli altri enti territoriali
In questi casi, nonostante sia obbligatoria la creazione di un Ente per ciascuna territorialità (la Cassa Edile di Venezia è un ente distinto dalla Cassa Edile di Pordenone), vi è la possibilità di specificare nel prefisso dell’ente la territorialità, in modo da agevolare la lettura del codice.
Alcuni esempi
Esempio n.1: CASSA EDILE di VENEZIA
Codice Ente = 305
Prefisso Ente = CE.VE
Inquadramento azienda = CE.VE
Inquadramento dipendente = CE.VE.1 oppure CE.VE.O (Operai); CE.VE.2 oppure CE.VE.I (Impiegati)
Esempio n.2: EBAV (Ente Bilaterale Artigianato Veneto)
Codice Ente = 510
Prefisso Ente = EBAV
Inquadramento azienda = EBAV
Inquadramento dipendente = EBAV.1 oppure EBAV.O (Operai)
E’ evidente che la funzione del prefisso dell’ente, oltre ad agevolare la lettura dei codici di inquadramento dell’azienda e del dipendente, fornisce la possibilità di distinguere meglio le territorialità.
Creazione voci contributive
Creare le voci necessarie per il calcolo dei contributi. La prima lettera del codice della voce dipende dalla tipologia dell’ente e, pur non essendo vincolante, va rispettata per poter individuare con facilità la voce stessa nei contesti in cui è necessario richiamarla. I restanti tre caratteri della voce possono essere numerici o alfanumerici. Di seguito elenchiamo la correlazione tra la tipologia dell’ente e la prima lettera della voce.
1° carattere della voce | Tipologia dell’ente o settore previdenziale |
A | Agricoltura (SCAU, ENPAIA, SNEBI, FIA, FIA, Coldiretti, ecc.) |
B | Enti Bilaterali |
C | Riservata (NON USARE) |
D | Dirigenti (Previndai, Previndapi, Fasi, Fondo Mario Negri, Associazione Pastore, FASDAC, FASDAPI, ecc.) |
E | Casse Edili |
F | Fondi di previdenza complementare (Contrattuali o negoziali, PIP e Fondi Aperti) |
G | Fondi Assistenza integrativa (facoltativa o contrattuale) |
Creazione delle aliquote contributive
Creare le aliquote contributive da “Tabelle” – “Previdenziali/Assistenziali” – “Aliquote contributi” . Si tratta di associare l’Ente, l’inquadramento azienda, l’inquadramento dipendente e la voce contributiva alle aliquote o alle quote (carico azienda e carico dipendente) da applicare.
Attivazione dell’ente
Una volta completata la creazione dell’ente, per renderlo operativo in riferimento a uno o più dipendenti bisogna:
- Creare la posizione contributiva aziendale riferita all’ente
- Creare la posizione contributiva per ciascun dipendente soggetto al versamento di contributi o quote all’ente