Gestire il Premio Feriale

Premessa

Alcuni contratti prevedono l’erogazione di un Premio Feriale al posto della quattordicesima mensilità. La tipologia di premio che documentiamo è costituita da un importo forfettario che matura nella misura di un dodicesimo per ciascun mese lavorato. L’importo varia in base alla data di assunzione del dipendente (ante o post 1/7/1998) e per gli assunti “post” è prevista una quota di premio subordinata al numero delle giornate di presenza nell’anno.

Voci di cedolino

Le voci di cedolino interessate sono:

  • R419” – Maturazione mensile Premio Fer.
  • R400” – Maturazione totale Premio Fer.
  • TG10” – Giorni presenza per Premio Fer.
  • 0055” – Premio Feriale (V)(TFR)

Creazione dei parametri contrattuali

Bisogna definire specifiche tabelle per la maturazione del premio feriale mediante la scelta “Tabelle” – “Contrattuali” – “Retrib. differite (Ferie/Perm./Ex-Fest./13ma/14ma)”, collegando la maturazione e il pagamento alle voci di cedolino elencate sopra.

Inquadramento dei dipendenti

  • Agganciare i dipendenti interessati alle tabelle contrattuali (“Archivi” – “Dipendente” – “Retrib. differite (Ferie/Perm./Ex-Fest./13ma/14ma)”);
  • Impostare nel parametro libero n.7 dell Inquadramento dipendente (“D.DPar7“) la quota annua forfettaria del premio feriale;
  • Indicare tra le voci ricorrenti dei dipendenti assunti “post” la voce “TG10” e valorizzarla nel cedolino indicando le giornate di presenza utili al calcolo della quota di premio variabile;
  • La voce “TG10” può essere impostata anche tra le voci ricorrenti dell’azienda, ma in questo caso va valorizzata solo per i dipendenti assunti “post”.

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